Oggi non si può prescindere, sia nella scuola che nel mondo del lavoro, dal saper usare in modo appropriato il PC, i dispositivi mobili e il web. Molti credono di saperli usare, ma in effetti hanno solo una conoscenza superficiale di cioò che veramente serve.
Le tecnologie digitali sono sempre più diffuse e rendono tutto più veloce.
Secondo gli studi effettuati dalla Commissione Europea, 9 posti di lavoro su 10 richiedono oggi competenze d’uso di queste tecnologie, almeno a livello basilare. La straordinaria diffusione di dispositivi mobili, la possibilità di utilizzare applicazioni
remote e di memorizzare anche i propri dati in rete, l’uso “sociale” delle tecnologie hanno modificato le connotazioni dei principali attori del mercato e il loro modo di competere.
Le competenze digitali del futuro saranno sempre più variegate e flessibili di quelle attuali, riguarderanno la capacità di usare anche applicazioni semplici in modo disinvolto.
La società moderna ci conduce necessariamente all’apprendimento continuo e del lavoro che, proprio grazie alle tecnologie mobili, non conosce più limiti precisi di spazio e di tempo.
Anche le normative comunitarie e nazionali hanno recepito queste mutazioni. Il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) è il riferimento per il mutuo riconoscimento delle competenze nell’area comunitaria e il
Governo italiano ha recentemente definito le regole del sistema nazionale della certificazione di competenze, tra cui quelle digitali. L’Agenda Digitale, sostenuta dalla Commissione Europea, è una delle
iniziative faro della strategia Horizon 2020 e punta ad avvalersi delle tecnologie digitali per favorire innovazione, imprenditorialità, sviluppo economico e integrazione sociale.